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Attualità mercoledì 23 giugno 2021 ore 13:29

Area ex Sacci, l'opposizione parte all'attacco

I gruppi consiliari "Cittadini in Comune" e "Bene Comune" presentano un'interrogazione al sindaco. Forti preoccupazioni per la salute dei cittadini



BIBBIENA — L'Area Ex Sacci continua ad essere un problema. Oggetto anche di un sequestro da parte della Procura della Repubblica, l'intera zona necessita da un'adeguata bonifica e messa in sicurezza. 

Proprio su questo tema spingono ad interventi rapidi e risolutivi  "Cittadini in Comune" e "Bene Comune". I due Gruppi consiliari all'opposizione, infatti, hanno presentato un'interrogazione urgente al sindaco affinché si esprima sullo stato dei lavori.

"Arpat e Asl, già a partire dal 2016, hanno espresso la necessità ed urgenza della messa in sicurezza e bonifica del sito che rappresentava e rappresenta ancora un pericolo per la salute pubblica - si legge nella nota dei due gruppi consiliari. Infatti l’area ex Sacci è stata oggetto di un sequestro preventivo del 2016 da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo per abbandono in loco di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi: eternit, residui polverulenti, morchie, residui di sostanze chimiche di laboratorio, batterie al piombo, fusti metallici ecc. Nel giugno 2020 il sindaco di Bibbiena ha comunicato di aver constatato, a seguito di un sopralluogo, l’ adempimento degli obblighi fissati da una precedente ordinanza comunale del 2016 che recepiva le indicazioni di Arpat e Asl. Ai gruppi di opposizione non risulta che Arpat abbia mai certificato l’ ottemperanza delle richieste di rimozione dei materiali inquinanti né tantomeno risulta sia stata revocata l’ordinanza comunale per cui l’ area continua ad essere vincolata da sequestro tantoché sul tema è stata aperta anche un’ indagine giudiziaria.

Pertanto i Gruppi consiliari di opposizione vogliono sapere:

- se le ordinanze comunali emesse fin dal 2016 siano state rispettate e cosa ha fatto l’Amministrazione comunale perché lo fossero,

- se ancora persistono risichi per la salute pubblica e per l’ ambiente e quali azioni vorrebbe mettere in capo l’ amministrazione comunale per la tutela di questi diritti,

- quali azioni l’ amministrazione intende svolgere per il dissequestro dell’ area e per permettere l’ inizio dei lavori per la variante di Corsalone della SS71.

Su questo tema l’immobilismo del Comune di Bibbiena rischia davvero di farci perdere le sovvenzioni europee per la variante di fondovalle ed il miglioramento vitale della viabilità verso Arezzo. E’ uno scenario inquietante e catastrofico, sotto ogni punto di vista, non solo per i bibbienesi ma per tutti i casentinesi. Come ultimo aspetto sottolineiamo che l’area ex Sacci rappresenta il biglietto da visita per chiunque arrivi nelle nostro territorio ed è in stridente contrasto con la bellezza della nostra valle" - termina la nota dei due Gruppi consiliari.


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