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Lavoro venerdì 12 febbraio 2016 ore 16:09

Cobas davanti ai cancelli della Borri

Si è svolta nella mattina di giovedì 11 Febbraio la manifestazione dei Cobas per denunciare l'infondato licenziamento di un dipendente



BIBBIENA — Ancora un'attacco dei Cobas all'azienda Borri, rea, secondo la sigla sindacale, di aver licenziato ingiustamente un dipendente, che era anche rappresentante sindacale. 

Giovedì 11 febbraio davanti ai cancelli della Borri si è svolta una conferenza stampa-manifestazione per denunciare l'infondato licenziamento di David Puri, padre di famiglia con 2 figli piccoli ed un mutuo per la casa da pagare. rappresentante dei Cobas licenziato alla Borri. A sostenere David erano presenti Federico Giusti e Gianni Bassani della Confederazione Cobas con gli esponenti del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo.

Secondo i Cobas: "David, dopo 15 anni di lavoro senza mai ricevere alcuna contestazione, nel giro di pochissimo tempo è stato colpito da numerosi ingiusti e infondati provvedimenti disciplinari che sono poi culminati nel licenziamento pochi giorni dopo la nascita del suo secondo figlio. In questo breve lasso di tempo David, nell'ambito della sua attività sindacale, aveva portato all'attenzione dei lavoratori e dell'opinione pubblica l'anomala apertura della cassa integrazione a soli 3 mesi dalla fusione Astrid-Borri, una fusione tra 2 aziende sane che avevano sempre avuto bilanci in attivo e che mai, prima di allora, avevano avuto bisogno di ammortizzatori sociali."

Sempre secondo i Cobas sulla testa di David penderebbe non solo il licenziamento ma anche una possibile richiesta di risarcimento danni per decine di migliaia di euro dall'azienda per asseriti danni causati da presunti errori sul lavoro.

I Cobas si appellano anche alle istituzioni: "Facciamo appello agli amministratori locali perché si interessino a quanto succede nelle aziende del territorio, non solo nella Borri dove è attualmente aperta una procedura di riduzione del personale, ma anche in altre realtà dove sono spariti di recente centinaia di posti di lavoro. Chi amministra il territorio non può più permettersi di volgere lo sguardo altrove."


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