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Attualità sabato 09 gennaio 2016 ore 14:55

Ospedale: "Non c'è rischio di chiusura"

Daniele Bernardini, presidente della Conferenza socio-sanitaria, in accordo con gli sindaci, risponde alle polemiche sollevate dal Crest



BIBBIENA — “L’ospedale di Bibbiena non è a rischio chiusura, né imminente nè futuro” con queste parole il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini, in qualità di Presidente della Conferenza socio-sanitaria e in accordo con tutti i sindaci casentinesi, entra nel merito delle polemiche sollevate in queste giorni dal Crest in merito ad una presunta chiusura del nosocomio di vallata e del “silenzio” colpevole dei sindaci. Bernardini continua: “Direi che il momento è propizio per dire basta a questo tipo di atteggiamento che non paga davvero nessuno. Sostenere una giusta causa non significa fare demagogia vuota. Insieme ai sindaci della vallata stiamo in silenzio per un solo motivo: stiamo lavorando e lavorando sodo, in collaborazione con l’Azienda, per definire un piano di azioni per la sanità in Casentino seguendo i bisogni reali del nostro territorio. Un piano che tenga conto delle reali esigenze della nostra popolazione e insieme dei nuovi sviluppi della politica sanitaria regionale e nazionale. Non stiamo giocando ad un videogioco, ma stiamo parlando delle nostre stesse famiglie oltre che dei nostri cittadini”. Il sindaco di Bibbiena riferendosi all’ultimo incontro avuto circa un mese fa con i vertici dell’Azienda e della Regione e insiste: “Mi dispiace smontare il castello che qualcuno intende costruire sul nulla, ma devo dire che non esiste nessun disegno di chiusura, non è scritto in nessun documento ufficiale o ufficioso, tutta questa storia in sostanza non corrisponde alla realtà. A dimostrarlo anche il prossimo finanziamento di oltre 200 mila euro che l’Azienda farà per la terapia intensiva. Parlando con lo stesso Direttore Generale ribadisco che i piccoli ospedali sono funzionali alla nuova strategia aziendale; funzionali e soprattutto strategici”. Il sindaco Daniele Bernardini conclude dicendo: “Che interesse ci può essere a raccontare cose che non si basano su presupposti di verità? Non lo so. E non so neppure perché si continua a descrivere i sindaci di questa valle come burattini senza cervello manovrati da Mangiafuoco cinici. Noi tutti abbiamo l’interesse che l’ospedale venga mantenuto e migliorato e combattiamo per questo e lavoriamo in silenzio per questo. So però una cosa molto grave: continuare su questa strada non porterà nulla di buono ai cittadini, non ci aiuterà a portare avanti un lavoro costante di costruzione di certi percorsi. Come ha scritto qualcuno “la parola è un’ala del silenzio”: cerchiamo di lavorare tutti insieme invece che denigrare”. Bernardini conclude: “Se fosse stato quello il disegno saremmo stati i primi a metterci contro l’Azienda, perché anche noi siamo parte di questo territorio, perché anche a noi sta a cuore il nostro futuro”.


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