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Attualità giovedì 15 giugno 2017 ore 16:00

La macchina ritorcitrice al posto della fontana

La piazza di Soci cambia look: dall’anonima fontana, al simbolo del lavoro di questo operoso paese



BIBBIENA — Sabato 17 Giugno alle ore 18.00 verrà infatti inaugurata la nuova installazione collocata in sopraelevata proprio sulla vecchia fontana. Non si tratta dell’opera di un famoso artista, ma del simbolo più bello e poetico del lavoro dell’uomo per eccellenza, quello della tessitura.

In un basamento in ferro offerto dalla Ditta Poggi, infatti, verrà collocata una macchina ritorcitrice del 1936 donata dai Fratelli Milli.

Questo antico macchinario, simbolo del lavoro e della creatività umana, è il vero emblema di Soci, un paese operoso le cui manifatture artigiane erano dedite proprio a questa operazione.

A spiegare alle giovani generazioni cos’è la ritorcitura è Sergio Buffa, Presidente della Pro-loco di Soci che fino alla pensione si è occupato proprio di questo lavoro.

Nell’industria tessile – spiega Buffa – la ritorcitura è l’operazione che segue la filatura e che ha lo scopo di abbinare e ritorcere tra loro più filati trasformandoli in ritorti più grossi e più resistenti”.

I fili così “ritorti” poi venivano utilizzati per realizzare molte cose, dai tappeti, agli abiti alla maglieria.

Un macchinario, quello donato dai fratelli Milli, di filati ne ha visti tanti, e ha lavorato ininterrottamente fino alla crisi del tessile che ha colpito ferocemente anche il nostro territorio e quindi l’avvento di realizzazioni che provengono da mercati che non hanno nessuna attenzione alla tradizione e alla qualità, e tanto meno non hanno una storia.

A raccontare l’antico e recente passato di Soci è proprio questa macchina, semplice e allo stesso tempo efficace, frutto di quella genialità genuina dei nostri predecessori. Una macchina che ha creato qualcosa di unico, qualcosa di bello e che ha fatto la fortuna del paese di Soci.

La piazza adesso porterà questo simbolo e diventerà essa stessa luogo significativo del ricordo.

Oltre i fratelli Milli che hanno donato il macchinario, vanno ringraziati anche la ditta Poggi per la pedana in ferro e i Fratelli Gerbi per la verniciatura. 


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