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Economia sabato 03 giugno 2017 ore 12:30

Con il caldo battente è SOS coltivazioni

Il brusco e anticipato innalzamento delle temperature in una stagione particolarmente siccitosa mette a rischio i raccolti degli agricoltori



CASENTINO — E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti di Arezzo nel sottolineare che l’andamento climatico anomalo non consente lo sviluppo e la maturazione regolare delle colture in una situazione di carenza idrica, sulla base dei dati relativi alla seconda decade di maggio dell’Ucea.

“Nelle campagne c’è la necessità di ricorrere all’irrigazione di soccorso per molte coltivazioni in condizioni di stress idrico dopo che le precipitazioni nella provincia - sottolinea il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli - sono risultate inferiori alla media del 40,3% ad aprile e del 52,3% anche a marzo. Le coltivazioni – continua Marcelli - sono stressate dall’impennata delle temperature dopo un periodo di estrema variabilità climatica, segnato prima dalle gelate che hanno distrutto intere produzioni poi dalle grandinate e successivamente da bombe d’acqua”.

Una situazione agronomica che - prosegueMarcelli - provoca la maturazione simultanea delle produzioni in campo con difficoltà ad organizzare la raccolta, anche a causa dell’abrogazione dei voucher, e problemi di assorbimento da parte del mercato, nonostante la tendenza all’aumento dei consumi provocata dalle alte temperature”.

Lo stato in cui si trovano le nostre aziende agricole è disperato – spiega Pietro Rampi, titolare della Società agricola Valdichiana - veniamo da un inverno finalmente freddo con terreni in ottima condizione, questo ci ha permesso di migliorare una situazione che ad oggi sarebbe stata drammatica”.

Ora l’abbassamento delle falde e lo scarso livello dei bacini preoccupano le imprese agricole che si preparano ad affrontare tre mesi bollenti e decisivi per i raccolti estivi ed autunnali con una disponibilità idrica insufficiente.
“I mais sono emersi ed hanno bisogno di essere annaffiati, dei girasoli non ne parliamo. Adesso quasi tutte le colture avrebbero bisogno del massimo dell’acqua, a cominciare dalle orticole ma i bacini – conclude Rampi – vengono prosciugati dal sole. Abbiamoacqua ancora per pochi giorni poi è finita, se non dovesse piovere a breve, dobbiamo abbandonare tutto”.

“La situazione legata al clima per le nostre aziende agricole diventa davvero disperata – precisa il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – i problemi causati dalle altissime temperature si vanno a sommare ai gravi danni da ungulati, che hanno negli ultimi mesi distrutto raccolti.Una evidente anomalia - conclude Rossi - che conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura che negli ultimi dieci anni ha subito ingenti danni a causa delle bizzarrie del tempo”


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