Cultura mercoledì 08 giugno 2016 ore 19:30
Cosa si dicono le Foreste quando noi non ci siamo?
Sabato e domenica, sul crinale tosco romagnolo un incontro dedicato a "Bioacustica ed ecoacustica" per ascoltare laddove non possiamo
CASENTINO — La bioacustica ha allargato il suo ambito di azione allo studio degli habitat e al monitoraggio della biodiversità, mostrando grandi potenzialità nelle attività educative legate alla natura. L’ecologia acustica e la bioacustica diventano così una disciplina integrata - l’ecoacustica - finalizzata a studiare i paesaggi sonori dal punto di vista scientifico, con finalità di conservazione, di tutela, di gestione e valorizzazione.
La due giorni si terrà nel centro accoglienza del Parco di Badia Prataglia apre sabato alle 9 e vedrà la trattazione degli argomenti di carattere generale
sulla bioacustica e i suoni dell'ambiente naturale, sulla
comunicazione animale e la percezione umana della foresta a cura
di Gianni Pavan dell'Università di Pavia e di Dino Scaravelli
dell'Università di Bologna.
Il calendario di domenica prevede uno studio dei suoni in campo attraverso metodi e strumenti di bioacustica applicati alla ricerca nella foresta della Lama nella riserva naturale biogenetica di Badia Prataglia.
Alle 9 è previsto il ritrovo presso il centro visita di Badia Prataglia, propedeutico al trasferimento nella foresta della Lama. Dopo il pranzo ci sarà il rientro nella stazione climatica sul crinale tosco-romagnolo.
Per informazioni si possono contattare l'Ufficio territoriale per la biodiversità di Pratovecchio (0575. 583763; utb.pratovecchio@corpoforestale.it) o l'ufficio informazioni del Parco di Pratovecchio (0575. 503029; promozione@parcoforestecasentinesi.it).
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