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Cronaca mercoledì 23 novembre 2016 ore 10:31

I danni provocati dal maltempo

Ricognizione in corso sui danni del maltempo delle scorse settimane. Inviate richieste di intervento a Regione e Consorzio di Bonifica



CASENTINO — Gli eventi atmosferici dei primi di novembre hanno causato anche in Casentino diversi danni e situazioni di pericolosità, sulle quali è necessario intervenire quanto prima. 

Gli uffici tecnici dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino stanno effettuando varie ricognizioni dopo che, nei giorni die fenomeni più intensi, il personale dell’Ente era intervenuto come Protezione Civile su richieste e segnalazioni dei cittadini. 

La parte più colpita è stata quella medio-bassa della vallata, con i torrenti Corsalone e Talla particolarmente indisciplinati. A Talla l’acqua è giunta a lambire alcune case rendendo necessarie delle temporanee evacuazioni, nei pressi di Corsalone le acque del torrente omonimo hanno danneggiato opere idrauliche importanti per la regimazione di un corso che già in passato ha dato molte preoccupazioni. 

“Ora – dice Giampaolo Tellini, sindaco di Chiusi della Verna e titolare della delega al territorio in Unione – è tempo di cercare di attivare prima possibile gli interventi più urgenti di ripristino delle condizioni di sicurezza, anche perché la brutta stagione è appena iniziata e dobbiamo farci trovare pronti in caso di altri eventi simili“. 

Per questo l’Unione dei Comuni ha inviato un corposo dossier in Regione ed al Consorzio di Bonifica affinchè concordino come e quando effettuare gli interventi richiesti. 

“Con le nuove disposizioni regionali – prosegue Tellini – ogni intervento sui territori deve essere stabilito da Firenze, noi abbiamo fatto quello che potevamo intervenendo subito come protezione civile e ora procedendo ai monitoraggi. È chiaro che stiamo segnalando le cose più evidenti riscontrate in quei giorni, perché completare la ricognizione richederebbe una disponibilità di tempo, uomini e risorse che non abbiamo“. 

Su oltre mille km di corsi d’acqua in tutto il Casentino infatti, sono presenti fra briglie, gabbioni e manufatti di ogni genere più di 2.000 opere idrauliche, strumenti di regolazione e controllo dei corsi d’acqua e delle loro più comuni “intemperanze” soprattutto invernali.


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