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Attualità venerdì 26 agosto 2016 ore 11:30

Il conto corrente della solidarietà toscana

Regione e Anci hanno creato un conto corrente dove raccogliere i fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Un milione di euro dalla Toscana



CASENTINO — La Toscana è solidale con i paesi terremotati: la Regione insieme ad Anci ha creato un conto corrente, numero 8888.32, dove raccogliere i fondi per andare in aiuto a quelle popolazioni colpite dal devastante sisma che ha seminato distruzione e morte nelle province di Rieti e Ascoli Piceno, con 241 morti accertati ma purtroppo presumibilmente destinati a crescere, migliaia di sfollati e un bilancio che, ora dopo ora, assomiglia sempre più quello dell'Aquila del 2009, quando le vittime furono 309.

Il conto è il n. 8888.32 "Toscana per l'emergenza terremoto centro Italia", attivato stamani presso la Banca Mps ag.17 in via Novoli a Firenze. Le coordinate bancarie sono Bban Q 01030 02818 000000888832, Iban IT 43 Q 01030 02818 000000888832, Bic PASCITM1F17. La Regione metterà nel fondo 1 milione di euro, così come potranno contribuire Comuni e cittadini.

Al momento si può anche aderire agli aiuti tramite gli sms attivati dalla stessa Protezione Civile per la raccolta fondi, inviando un messaggio al numero 45500, scrivendo "protezione civile pro terremotati". Il costo è di 2 euro.

Mentre il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora, la colonna mobile regionale è arriva a Rieti e sono in corso interventi da parte di 209 volontari e 19 dirigenti regionali per allestire due campi di primo soccorso nel Comune di Amatrice, nelle località di Mosicchio e Cornillo.

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha fatto anche il punto sulla prevenzione del rischio sismico e idrogeologico in Toscana, c'è bisogno di più risorse e fuori dal patto di stabilità.

"Come si può fare prevenzione con cento milioni appena di investimenti l'anno che il patto di stabilità impone oggi ad una Regione come la Toscana? - si chiede il presidente – Cento milioni non solo per l'ambiente o la sismica ma per tutto. E' chiaro che se si vuole vivere in un paese più sicuro e più sereno bisognerebbe consentire, solo in Toscana, di spendere dieci milioni l'anno per dieci anni al di fuori dei tetti del patto di stabilità: cinque per la messa in sicurezza sismica degli edifici ed altrettanti da spendere per la prevenzione del rischio idraulico".

Serve un piano decennale serio. Ma non basta. "Servirebbero anche leggi speciali sugli appalti – aggiunge Rossi - , leggi di monitoraggio e leggi di commissariamento. E' un nodo politico, una sfida per un'intera generazione politica ed è una questione che in Europa va messa bene in chiaro. Peraltro con un piano da 10 mili ardi l'anno per tutta l'Italia si creerebbero anche 200 mila posti di lavoro".


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