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Lavoro mercoledì 02 novembre 2016 ore 14:24

Una nuova economia per la montagna

Parco nazionale, Slow food (Casentino, Alto Mugello e Levante fiorentino), e il progetto Festesagge a Oltreterra Anno 2



CASENTINO — Oltreterra, venerdi e sabato a San Piero in Bagno, nel parco delle Foreste casentinesi, è un progetto ideato da Slow Food Forlì e Appennino Forlivese e nato in seno agli “Stati generali degli Appennini” di Slow Food Italia.

Questa edizione ha come tema cardine la gestione forestale consapevole: la ricerca di una filiera sostenibile dei prodotti di origine forestale ottenuta attraverso buone norme e pratiche capaci di sviluppare economie locali a sostegno delle piccole comunità appenniniche. Ma per creare una economia giusta è necessario partire dalla qualificazione degli operatori forestali affinché anche il lavoro in bosco sia un lavoro socialmente riconosciuto e giustamente retribuito. Per questo motivo le due giornate formative porranno a confronto quelle regioni che, in forme diverse, hanno cercato di affrontare il tema al fine di capire se c’è un possibile futuro per i Consorzi Forestali, se la formazione genera professionalità ma anche economia diretta per il territorio in cui viene svolta, se la certificazione del legname è solo utile o anche necessaria. 

Venerdi mattina verranno trattate la gestione economica forestale e la filiera sostenibile: dalle buone pratiche agli strumenti per promuovere nuove economie locali. Verranno affrontati esempi di buone prassi.

Nel pomeriggio si parlerà di refezione scolastica come strumento educativo e significativa risorsa economica per le attività produttive locali (permettere l’accesso alle produzioni di qualità delle aziende agricole del territorio alle loro cucine), presentando il percorso formativo Pensa che mensa nel Parco e delle Festesagge. Quest'ultimo è un progetto di qualificazione sulle feste popolari finalizzato a valorizzare e promuovere la sensibilità ecologica (risparmio energetico, gestione dei rifiuti) e di tutela dei prodotti del Parco.

"Immaginare il futuro di un parco vuol dire cercare di individuare il miglior compromesso possibile tra istanze di conservazione e necessità di sviluppo, conditio sine qua non per il presidio di un territorio ricco di natura e cultura. E le best practice nel campo dello sfruttamento forestale, sulla falsariga delle parole d'ordine di Slow food, sono un imperativo categorico: lavorare sempre più per un' economia del bosco giusta, sostenibile e di alta qualità". Luca Santini, presidente del Parco.


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