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Attualità venerdì 19 agosto 2016 ore 10:30
Corezzo, ancora numeri da record
La celebre sagra del tortello alla lastra nel piccolo centro della vallesanta anche quest'anno ha fatto registrare un boom di visitatori
CHIUSI DELLA VERNA — "Quattromila persone, circa cinquecento in più dell'edizione del 2015, siamo molto contenti". Con queste parole Sirio Farini, presidente della Proloco di Corezzo organizzatrice della celebre sagra del tortello alla lastra, spiega il successo che la manifestazione che si è tenuta nei giorni di Ferragosto ha riscontrato anche quest'anno. Numeri che ne fanno la manifestazione culinaria più grande del Casentino.
Una sagra ormai divenuta un cult dell'estate casentinese ma anche toscana, con persone che da tutta la provincia di Arezzo e da tutta la regione si spostano nel piccolo centro della vallesanta per assaggiare il prodotto tipico della zona.
Una manifestazione a km zero che utilizza prodotti del territorio per tutte le portate e che quest'anno ha sperimentato anche l'utilizzo della farina prodotta con il grano Verna, coltivato in un'azienda locale e macinato a pietra.
Tante le iniziative collaterali alla sagra, divenuta ormai una vera e propria festa del paese, con escursioni sui monti e il mercatale nel centro storico. "Grazie alla collaborazione con il Parco, la cooperativa In Quiete e ai tanti volontari che ci hanno aiutato anche quest'anno siamo riusciti a organizzare tre giorni molto intensi, che sono un'occasione per far scoprire questo angolo di Casentino. Ci auguriamo che i tanti visitatori che hanno visto le bellezze del nostro paese possano tornare a visitarlo anche in futuro" spiega Farini.
Come per altri eventi che animano l'estate dei piccoli centri casentinesi anche a Corezzo la sagra è una fonte di ricchezza per tutto il paese. Dice Farini, "con l'incasso, come facciamo da sempre, siamo in grado di finanziare piccoli ma importanti servizi per la nostra comunità. Ad esempio un servizio di trasporto per gli anziani che devono andare a ritirare alla posta o in banca. Altre risorse vanno alla scuola del paese e la proloco garantisce il pagamento del riscaldamento della nostra chiesa." Piccole misure, ma molto importanti e significiative in un momento di sostanizale impoverimento di servizi nei territori.
Una rete di produttori locali capaci, una squadra di volontari molto attivi e la buona cucina per scoprire un piccolo ma suggestivo angolo di Toscana e per sostenere la vita dei suoi abitanti. Appuntamento al 2017.
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