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Economia giovedì 06 aprile 2017 ore 11:00

I produttori locali aderiscono ad Alveare

Un'iniziativa coinvolge i produttori legati al mercatale della Vallesanta offrendo la possibilità di acquistare prodotti direttamente dal produttore



CHIUSI DELLA VERNA — Daniel e Sebastian sono i futuri gestori del primo “Alveare” di Arezzo, che aprirà nel mese di aprile. “Siamo – ci dicono i due - produttori di grani antichi, che utilizziamo per preparare prodotti da forno. Insieme ad altri produttori con le stesse nostre sensibilità, abbiamo deciso di dar vita ad Arezzo all’alveare, già arrivato in Italia da alcuni anni con lo scopo di costruire una “rete” tra consumatori e produttori locali per produrre, distribuire e consumare in modo sostenibile e consapevole; il tutto con il supporto di internet come strumento gratuito sostenibile e facile da utilizzare per garantire l’accesso al mercato”. 

L’idea di aprire un Alveare a Villa Severi ha il supporto del Centro Giovani Onda d'Urto e del Centro di Aggregazione Sociale. “La distribuzione dei prodotti sarà fatta una volta a settimana, e sarà accompagnata da iniziative divulgative come degustazioni, laboratori ed eventi socio culturali”. 

Quello che c’è già è naturalmente una pagina Facebook “Alveare di Arezzo”, dove se interessati si può anche diventare parte della comunità, iscrivendosi direttamente all'Alveare e iniziare un nuovo modo di essere consumatori: “Da subito abbiamo cercato di garantire alcuni punti fermi: artigianalità dei prodotti (tutto viene lavorato a mano), rispetto della stagionalità di frutta e verdura, utilizzo di materie prime di qualità autoprodotte o provenienti da piccoli produttori, preferibilmente locali, utilizzo di lievito naturale (detto anche pasta madre o pasta acida), cottura in forno a legna.

Come è cominciato tutto?
“Nel 2014 in collaborazione con l'Azienda Agricola Il Doccione un vecchio fienile inutilizzato viene ristrutturato ed adibito a laboratorio con forno a legna. Contemporaneamente parte dei terreni della famiglia di Daniel vengono preparati per ospitare orto, frutteto e sperimentazioni di diverse varietà di grano; l'azienda coltiva una miscela di grani antichi (Mac, Verna, Rieti, Abbondanza, Marzotto) che vengono macinati in un molino specializzato in cereali biologici, con la supervisione dell'Università degli Studi di Firenze”. 

Il progetto a questo punto sempre più assume la forma di una scelta di vita: “Creare un'attività lavorativa con una forte connessione col territorio che permetta di promuovere modelli economici, sociali e culturali differenti da quelli dominanti”. 

Nel giugno 2015 l’attività partecipa al Coordinamento del progetto “Vallesanta: una valle da scoprire”; insieme ad altri produttori locali e con il sostegno di alcuni partner come Proloco di Corezzo, Comune di Chiusi della Verna, Ecomuseo del Casentino, Biodistretto del Casentino, prende parte al Mercatale della Vallesanta, presentandosi anche al pubblico del Casentino.


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