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Attualità venerdì 06 maggio 2016 ore 14:22

"Non chiudeteci la Banca"

Già raccolte 277 firme di correntisti badiani del Monte dei Paschi contro la prospettata chiusura della filiale



POPPI — Molti cittadini di Badia Prataglia infuriati per la probabile chiusura della filiale del Monte dei Paschi scrivono una lettera alla Direzione.

Già raccolte 277 firme di correntisti che annunciano la chiusura dei conti e il trasferimento ad altro istituto qualora si concretizzasse la chiusura della filiale.

Ecco il testo della lettera:

"I cittadini di Badia Prataglia vogliono esternare con questa raccolta firme la loro rabbia contro la chiusura della filiale del Monte dei Paschi di Siena che si sta prospettando. Questo evento è solo uno dei tanti che stanno svuotando di servizi il paese più importante del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, accelerando il processo di spopolamento che da anni sta andando avanti a causa della situazione economica e geografica, ma anche perché non ci sono vere azioni per la montagna e per la sua valorizzazione. Chiediamo che tutti i livelli politici si facciano porta voce di questa situazione e che facciano tutto ciò che è in loro potere per evitare la chiusura della filiale, che tra le altre cose è notoriamente più profittevole di altre se si considera il rapporto tra spese e raccolta (infatti apre solamente due volte a settimana). Considerando poi che in caso di chiusura i cittadini di Badia Prataglia, i turisti e tutti coloro che usufruiscono dei servizi della filiale, sarebbero costretti per qualsiasi operazione anche banale (prelievo bancomat), a percorrere non meno di 20 Km di strada di montagna per eseguire le loro operazioni, il disagio diventa ancor più grave rispetto ad una chiusura di una filiale in zone più urbanizzate. Per un paese di montagna, che ha l’ambizione di recuperare quote di turismo, con sforzi anche importanti come quelli messi in campo dalle associazioni del paese, dai privati cittadini, da tutte le attività produttive, dal parco nazionale delle foreste Casentinesi e dall’amministrazione comunale, sarebbe un colpo durissimo. In sostanza facciamo un appello scongiurato, in prima analisi all'istituto bancario che riveda la decisione presa, ed in seconda analisi a tutte le varie istituzioni affinché si adoperino per evitare tale evento. Il tutto anche in riferimento alle varie volontà politiche che con norme appropriate si adoperino per evitare lo spopolamento dei paesi di montagna, attraverso azioni che consentano di limitare i disagi che inevitabilmente hanno rispetto a centri più grandi."

I cittadini di Badia Prataglia


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