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Attualità mercoledì 30 settembre 2020 ore 09:32

Quando il Parco è fonte di benessere fisico

Eventi di "terapia fortestale" organizzati dall'associazione "La Grande via"



POPPI — Esiste una correlazione positiva tra le foreste evolute e il miglioramento dei parametri vitali dell'uomo (abbassamento dei picchi di pressione sanguigna, riduzione del cortisolo, aumento della serotonina, decremento degli effetti negativi dello stress) di chi vi si immerge. Lo hanno dimostrato recenti studi. Le piante forniscono importanti servizi per il benessere, sia fisico che mentale, e gli ambienti del Parco nazionale, particolarmente evoluti e strutturati, rappresentano il luogo ottimale per quantificare i benefici della pratica medica sviluppata in Giappone dello "Shirin-yoku" ("Bagni di foresta").

"Il lavoro che ci apprestiamo a fare, con una realtà scientifica e formativa di livello internazionale, in modo diverso rispetto a molte discipline esoteriche vincolate ad approcci fideistici, consiste nel fornire misura scientifica dei benefici apportati dalla foresta nella vita dell'uomo", commenta Luca Santini, presidente del Parco nazionale.

"La Grande via" è l’associazione fondata da Franco Berrino e da Enrica Bortolazzi presso la Mausolea, l'antica tenuta dei monaci camaldolesi di Partina, allo scopo di favorire iniziative che possano prevenire le malattie croniche e il veloce invecchiamento dell’organismo, nonchè ristabilire lo stato di salute nelle persone che sono state colpite da patologie associate a scorretti stili di vita.

Nell'accordo l'Associazione si impegna a a programmare e organizzare eventi di "terapia forestale": a impostare test clinici di verifica nei parametri fisiologici dei pazienti, a valutare e divulgare i risultati ottenuti e a organizzare corsi di formazione per guide con preparazione specifica. Il Parco contribuirà ad individuare aree idonee allo studio, collaborerà alla individuazione delle strutture di appoggio logistico e favorirà la promozione e la diffusione dei risultati.


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