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Politica giovedì 04 agosto 2016 ore 18:31

"Vendere il castello? In parte una provocazione"

La Lista Civica "Poppi Libera" ritorna sull'argomento: "Da tanto chiediamo al sindaco una politica di recupero e sviluppo"



POPPI — La Lista Civica "Poppi Libera" torna sul tema che aveva proposto, quello della vendita del castello di Poppi.

"Prendiamo atto delle dichiarazioni del sindaco Toni in risposta alla nostra raccomandazione presentata durante il consiglio comunale scorso e inerente l’ipotesi di vendita del Castello di Poppi e ci compiacciamo che la stessa abbia avuto effetto: quello di far discutere di Poppi e dei suoi problemi attraverso quella che era anche una provocazione.

Politica di recupero e sviluppo che da tanto chiediamo al nostro sindaco e che fino ad oggi non abbiamo visto nascere. Il Castello di Poppi, centro vitale della nostra vallata deve assumere per la stessa il ruolo che merita e che gli spetta: quello di volano per l’intero settore del turismo. Turismo che come sempre detto, rappresenta una delle nostre più grosse potenzialità al fine dello sviluppo e del recupero di questo territorio. Vediamo oggi che il sindaco è disponibile a rivedere la gestione del castello  - continua "Poppi libera" - che lo ricordiamo è stata definita giusto a fine anno dall’amministrazione comunale. Quindi pochi mesi fa.

Condividiamo con il sindaco che il castello ha un valore inestimabile, per questo ne avevamo chiesto una presa di coscienza o di responsabilità (che va oltre le parole) sin da quando si è iniziato a parlare di nuova gestione del Castello dei Conti Guidi. Per noi  - dichiara la lista civica - "questo bene dal valore inestimabile” meritava di trovare in quel bando per la sua nuova gestione un nuovo modo di fare impresa, attraverso la promozione dell'arte oltre la buona volontà e l’amore per Poppi.

Come se nulla fosse, sono stati invece ripetuti in peggio vecchi errori di metodo a dimostrazione che per qualcuno il nostro Castello è alla fine “solo un Castello” o poco più, e non anche un magnifico contenitore culturale fatto di un ricco patrimonio librario (per certi versi sconosciuto a molti dei nostri amministratori) e luogo per mostre che in molti casi non possiamo nemmeno permetterci perché non ci sono sufficienti sistemi di allarme. Ci ricordavamo della proposta di portare gli Uffizi al Castello, nota anche come Uffizi2. Evidentemente il caldo, ora lo possiamo dire, fa male a tanti" conclude "Poppi libera". 


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