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Attualità giovedì 29 settembre 2016 ore 19:00

Nasce il progetto "Il progetto TessArt’è”

il Museo dell'Arte della Lana di Stia

Sarà inaugurato il primo ottobre “Il progetto TessArt’è”, organizzato da Fondazione Arte della Seta Lisio e Fondazione Genti d’Abruzzo



PRATOVECCHIO-STIA — Inaugura il 1 Ottobre 2016, ore 15.00, presso il Museo dell’Arte della Lana - Lanificio di Stia la mostra “Il progetto TessArt’è”, organizzata da Fondazione Arte della Seta Lisio e Fondazione Genti d’Abruzzo, visitabile fino al 30 ottobre 2016.

Tessere è arte e arte è tessere, in una parola… TessArt’è! Un nome che racchiude in sé tutto il progetto e narra, attraverso la tessitura, la storia di genti, luoghi, culture e di un’arte dalle potenzialità creative innumerevoli. TessArt’è intreccia, come sapiente tessitore, l’ordito della tradizione con le trame dell’innovazione.

L’evento vuole illustrare il progetto - vincitore nel 2013 del Bando “Beni Invisibili – Luoghi e Maestrie delle Tradizioni Artigianali” indetto dalla Fondazione TIMche pone l’accento sulla tradizione del tessuto artistico abruzzese, attraverso gli interventi della dott.ssa Erika D’Arcangelo – responsabile scientifico di progetto – e della dott.ssa Paola Marabelli – vicepresidente della Fondazione Arte della Seta Lisio. Verrà presentato e distribuito, inoltre, il catalogo e-book relativo alla mostra itinerante, che raccoglie foto ed informazioni dell’intero percorso formativo e progettuale.

Il percorso-mostra con l’esposizione di Arazzi della tradizione tessile abruzzese, prevede anche la proiezione, in diversi punti, dei video-documentari del progetto TessArt’è, come ad esempio “La riscoperta dell’Arazzo”: esperienze diverse che si intrecciano e si incontrano nel corso di formazione, raccolgono nei loro lavori ad arazzo il testimone della tradizione di Italo Picini, rielaborando per il futuro le figure tramandate dal passato. Sarà inoltre presente una postazione “live” dove poter sperimentare la tessitura ad arazzo, la dimostrazione sarà a cura della dott.ssa Simona Lombardi.


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