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Cultura giovedì 21 aprile 2016 ore 12:26

Con Rai Storia nel Parco

Una troupe di Rai Storia ha fatto visita nelle Foreste casentinesi per un servizio dedicato all'alluvione del '66



PRATOVECCHIO-STIA — L'articolato lavoro di Rai Storia, che andrà in onda il 4 novembre, giorno del 50° anniversario, è cominciato in questi giorni nelle Foreste casentinesi e si intitolerà "Alle sorgenti dei fatti del 66". Gli autori sono Fabrizio Marini e Giorgio Taschini.

L'inviata, Michela Ponziani, e il filmmaker (studio Ziblab), Carlo di Domenico, sono stati accompagnati da due agenti del CTA del CFS del Parco a Capo d'Arno.

L'alluvione del 1966 ha riempito di simboli l'immaginario collettivo: gli "Angeli del fango", il Ponte Vecchio stremato dalla violenza delle acque, l'ansia di mantenere le meraviglie della città all'ammirazione del mondo intero. Naturalmente non vanno dimenticati i danni enormi e i morti. 

Il Fiume sta a Firenze, in un rapporto indissolubile, come la Senna a Parigi e il Tamigi a Londra. Alla forza del Fiume Firenze deve anche il legname pregiato - che scorreva, "fluitava", attraverso il suo corso dal Casentino e dalle estremità della Romagna toscana - necessario per la edificazione delle sue opere più belle: fra tutte Santa Maria del Fiore.  E le navi che affrontavano il mare aperto davanti alla repubblica marinara pisana avevano alberi maestri che venivano dalle Foreste casentinesi. 

Quel fiume, padre e patrigno, nasce nel Parco nazionale: le sorgenti, sul Falterona, monte sacro agli etruschi, sono state acquistate dall'area protetta nel 2004. Oggi sono al centro di alcuni dei percorsi escursionistici più suggestivi tra Val di Sieve, Romagna e Toscana.

Altra tappa ineludibile, in considerazione dell'indissolubile rapporto tra il "Monte degli dei" e gli etruschi, è stata la stipe votiva del "Lago degli idoli", a poche centinaia di metri.


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