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I suoi cani muoiono di stenti, scatta l'inchiesta

I corpi degli animali erano stati trovati dai carabinieri già in decomposizione. A indagini concluse, la Procura apre un fascicolo

Tra i due cani deceduti anche un dogo argentino

I suoi due cani morirono di stenti e privazioni: per questo la Procura di Arezzo ha iscritto il loro proprietario nel registro degli indagati con l'accusa di uccisione di animali mediante più condotte omissive, ovvero crudeltà e assenza di necessità.

I cani vennero trovati dai carabinieri di Subbiano, in provincia di Arezzo, a seguito di una segnalazione che li aveva condotti in un terreno nelle immediate vicinanze di Arezzo. Lì, in due gabbie distinte custodite nelle capanne circondate da recinti in rete elettrosaldata, si trovavano due carcasse.

I cani erano morti da tempo, e l'intervento del servizio veterinario della Asl accertò che si trattava di due femmine, un dogo argentino e un meticcio, entrambe morte da mesi per mancanza di acqua e cibo.

Il proprietario dei cani venne subito denunciato per maltrattamento e uccisione di animali ma la Procura, al termine delle indagini del Gruppo ambiente dei carabinieri forestali, ha deciso di procedere nei suoi confronti per il reato più grave.