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Una variante per fermare la strage sulla Sr71

Incontro tra il Comitato e il Prefetto. Obiettivo comune: serve maggiore sicurezza. Anche l'assessore Casi spinge su una nuova viabilità

L'incontro del Prefetto con il Comitato

Il Comitato "SR 71+sicura" porta avanti la sua battaglia: la strada regionale, che attraversa molti dei paesi aretini in Casentino e in Valdichiana, ma anche frazioni del capoluogo, ha necessità urgente di soluzioni per poter dire finalmente basta ad incidenti, vittime e feriti.

Ad un anno dalla sua costituzione il presidente Giancarlo Faralli ha incontrato il prefetto Maddalena De Luca. E' stata messa sul tavolo, necessariamente, la questione della pericolosità della strada regionale 71, anche in relazione all’ultimo tragico incidente che ha visto una ragazza di soli 22 anni perdere la vita.

“Il tema affrontato – ha evidenziato De Luca – è al centro dell’azione della Prefettura, in quanto la sicurezza delle persone nella circolazione stradale rientra tra le finalità primarie perseguite dallo Stato, così come scritto nello stesso codice della strada”.

Da parte del presidente Faralli è stata ribadita la volontà di coinvolgere tutte le istituzioni interessate intorno ad un tavolo di lavoro che stabilisca con precisione le cose da fare per rendere più sicura la Sr71. A partire dagli interventi sulla segnaletica, sui marciapiedi, sugli attraversamenti pedonali e con la realizzazione di aree di sosta per i mezzi pubblici, fino a giungere, nei prossimi anni, alla definizione di un progetto esecutivo della variante a cominciare dal nodo di Olmo. Su questi punti è stata registrata piena concordanza di intenti e pertanto nelle prossime settimane il Comitato lavorerà per mettere in atto tutte le iniziative necessarie al coinvolgimento delle autorità preposte, degli enti locali e dei cittadini sul progetto "SR71 + SICURA.

Sulla situazione, inoltre, si è espresso anche l'assessore Alessandro Casi che proprio nei giorni scorsi ha partecipato ad un ulteriore confronto con il Comitato. In merito spiega "sono stato molto chiaro, l'unica soluzione che può garantire sicurezza è la variante al di fuori dei centri abitati, ho chiesto al comitato di farsi promotore verso la Regione, la Provincia e i Comuni di questa richiesta e ho anche confermato la totale disponibilità del Comune di Arezzo a verificare la fattibilità degli interventi immediati suggeriti dallo stesso Comitato e utili a limitare la pericolosità di questa strada. Il Comune è consapevole della problematicità di questo tratto stradale e ha già realizzato una serie di interventi quali il nuovo semaforo a Ceciliano e i segnalatori luminosi di attraversamento pedonale a Vitiano, Rigutino e Madonna di Mezzastrada che fungono da deterrente nei confronti dell’eccesso di velocità".