Cronaca

Da lago a cava, il cantiere resta sotto sequestro

L'area interessata è quella delle "Piagge", a Capolona. Lo scorso autunno l'intervento dei Forestali, pochi giorni fa la disposizione alla Cassazione

Il cantiere resta sotto sequestro. Così ha deciso la Corte di Cassazione. La vicenda è quella de "Le Piagge", la valle nella collina di Capolona tra "Castelluccio" e "Lo Spicchio".

Lo scorso ottobre, in una conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri, il procuratore capo Roberto Rossi e il comandante dei "Forestali" spiegarono come i Militari erano intervenuti mettendo sotto sequestro un'area di circa 5 ettari in seguito alle segnalazioni da parte dei cittadini.

Per la Procura aretina la vera finalità dei lavori compiuti nell'area non sarebbe stata quella di realizzare un laghetto per l'irrigazione di un noccioleto, così come da richieste presentate in fase di autorizzazioni, bensì per estrarre inerti per costruzioni. Quindi venivano ipotizzati reati ambientali.

In seguito a questo intervento sono stati presentati ricorsi con tanto di ordinanza del Tribunale di Arezzo che richiedeva la revoca del sequestro. Il tutto è finito a Roma alla Suprema Corte di Cassazione che, afferma il Comitato, in data 21 maggio si è espressa per la conferma del sequestro.

"Siamo felici che ancora una volta ( e speriamo sia l'ultima che serve), questo meraviglioso territorio sia stata tutelato - affermano dal Comitato. Mentre aspettiamo il corso della giustizia vogliamo già dire grazie a chi con il suo impegno e grande lavoro ha messo al sicuro un luogo che altrimenti sarebbe stato irrimediabilmente distrutto. Grazie Procuratore Rossi, grazie Sostituto Procuratore Laura Taddei, grazie Carabinieri Forestali, grazie cittadini che con il Comitato non vi siete tirati indietro e avete ancora una volta segnalato e agito" - concludono dal comitato La Valle delle Piagge.