Attualità

Un monumento per Dante alla sorgente dell'Archiano

Accanto all'abete da cui sgorga l'acqua, l'effige del Sommo Poeta su un cartello che riporta i versi della Commedia dedicati al fiume casentinese

Anche la Pro Loco di Badia Prataglia ha voluto realizzare un'iniziativa per celebrare il 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta. I volontari hanno quindi realizzato un piccolo monumento con un cartello, in cui l'artista Armando Tacconi ha inciso l'effige di Dante, mentre Dino Zoni ha riportato i versi della Divina Commedia dedicati a questo fiume così fresco e calmo d'estate e così vivace nei mesi invernali

La sorgente sgorga dalle radici di un abete e intorno a questa naturale magia la Pro Loco con i suoi volontari, ha realizzato una palizzata a protezione di un piccolo miracolo. Gli stessi volontari hanno realizzato tutta la cartellonistica ben riconoscibile, sia per chi scende dal Passo dei Mandrioli, sia per chi arriva da sotto, ovvero dal sentiero che si imbocca dalla strada che porta a Val della Meta. Il sentiero è bellissimo e con la sua natura generosa, preannuncia l’arrivo alla sorgente della vita.

Anticamente le sorgenti erano sacre e lo saranno sempre più. In un momento storico in cui l’acqua assume un ruolo sempre più centrale nella nostra vita per la sua tragica mancanza e non per la sua abbondanza, questi luoghi hanno un significato ancora più alto di richiamo al rispetto e alla tutela. In questo luogo i faggi imponenti che assumono forme sempre più artistiche, si accompagnano sovente agli abeti, con la loro metafora di ascesa verso l’Infinito. Tutto qui ci parla di una storia antica dove la Natura e l’uomo erano amici, dove ogni luogo aveva un’anima e dove nessuna creatura prevaricava sulle altre.

"Tutto ciò è stato possibile grazie agli ottimi tecnici dell'Unione, alla Presidente Eleonora Ducci e alla responsabile del servizio Beatrice Brezzi – hanno commentato i responsabili della Pro Loco - fondamentale il consenso del Presidente Luca santini sempre sensibile alle iniziative culturali che non solo riguardano le foreste, ma che comprendono anche la parte antropologica dei nostri territori. Un grazie sentito anche al sindaco di Chiusi della Verna che ha risposto con entusiasmo alla nostra iniziativa".