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Acqua pulita e senza sprechi dal vecchio canale

Tra circa 15 giorni termineranno i lavori per il nuovo diversore che rifornirà 90 famiglie per l'irrigazione degli orti ma anche il lanificio

Un grande progetto voluto fortemente dall’amministrazione di Bibbiena. Un importante investimento da 170 mila euro, finanziati in parte con fondi del Ministero. Acqua pulita che torna nell’Archiano senza sprechi. Novanta famiglie che hanno costituito un consorzio e che potranno beneficiare dell’acqua per l’irrigazione degli orti familiari. Il lanificio di Soci che potrà continuare a produrre il panno Casentino, unico anche grazie a questa acqua.

Tutto questo è il nuovo diversore di acqua di Soci i cui lavori, iniziati qualche giorno fa, si concluderanno in circa 2 settimane, per poi passare alla seconda fase della realizzazione delle diramazioni per i privati costituitesi in consorzio.

L’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Matteo Caporali commenta: “il diversore di Soci non è altro che il vecchio canale industriale che serviva, un tempo, diverse attività manifatturiere come l’antico Mulino di Gressa, il Lanificio, la vecchia cartiera. La realizzazione di questo nuovo diversore va a sanare una situazione ambientale di riverso di acqua nell’Archiano, ma anche a ripristinare un utilizzo più adeguato del bene pubblico stesso.

In 15 giorni sarà interrato, poi apriremo la chiusa e l’acqua confluirà nel nuovo canale. L’acqua lo ricordo viene presa sopra la Mausolea. Dalla centrale idroelettrica l’acqua viene intubata nel centro storico per poi confluire nel diversore che sarà appunto ripristinato. L’acqua non utilizzata sarà riportata all’Archiano senza sprechi e nel rispetto dell’ambiente.

Durante l’inverno si è ufficialmente costituito un comitato di 90 persone, così da poter chiedere l’attingimento di questa acqua. La pratica attende l’ultimo ok dalla Regione”.

Una volta interrato, il diversore potrà diventare anche una piccola bretella della ciclopista. A questo proposito Caporali termina: “certamente dovremo valutare attentamente tutto, compreso il fatto che adiacente a questo percorso, proprio in un tratto di ciclopista, si trova anche un’azienda agricola. Ma certamente dovremo studiare qualcosa che possa offrire nuove opportunità di fruizione della mobilità dolce e insieme tutelare gli interessi di chi lavora”.