Attualità

Arrivano nuovi migranti

Ai 28 migranti già ospitati nel territorio comunale si aggiungeranno altre quattro persone che saranno collocate in una struttura di Terrossola

Sarà un’estate calda, almeno sul fronte dei migranti, ci dicono dall’Europa. Il Comune di Bibbiena che sull’emergenza ha già fatto passi significativi, punta sulla qualità della gestione del flusso e su buone pratiche di integrazione.

Questo perché ai 28 migranti già ospitati nel territorio comunale, a breve si aggiungeranno altre quattro persone che saranno collocate – in accordo con la Diocesi – in una struttura nel borgo di Terrossola.

I migranti arrivati nel territorio sono seguiti da tre realtà del territorio ossia Taoma, Associazione del Bangladesh, Arci e Alberto del Pane.

Grazie all’assidua collaborazione e al coordinamento con l’amministrazione, si stanno attivando per tutti, dei percorsi per un impegno lavorativo a favore delle comunità come la cura e la pulizia delle aree verdi, pulizia caditoie, pulizia marciapiedi, allargando il tutto anche ai borghi e alle case sparse. Un progetto mirato riguarda anche il parco del Centro Sociale di Bibbiena Stazione, in attesa della grande opera di riqualificazione che verrà a breve attuata dall’amministrazione.

L'assessore Caporali commenta: “Bibbiena ha fatto da sempre la sua parte, non si è mai tirata indietro. Pertanto chiediamo, da un lato che tutti i comuni della Toscana facciano altrettanto e soprattutto che la Prefettura comprenda le ragioni di chi, come noi, si è speso fin dall’inizio perché un’emergenza come quella che siamo vivendo a livello europeo, diventasse un’opportunità di scambio, confronto e dedizione per un vero processo di integrazione sociale. La parola d’ordine per noi rimane infatti questa: integrazione e non business. A livello economico il comune non ha spesa alcuna per queste persone, ma senz’altro il lavoro di coordinamento e di continuo scambio di informazioni e idee con le associazioni dell’accoglienza è enorme. Creare agglomerati numerosi nei nostri centri e lasciarli a se stessi è qualcosa che può diventare molto pericoloso. Un modello Bibbiena? Modello forse no, visto che ogni realtà cerchi di adeguarsi al suo contesto sociale; piuttosto la definirei una ricetta che sta funzionando e della quale andiamo fieri”.