Attualità

Il Comune dona mascherine a medici e infermieri

Quattromila dispositivi, tra Ffp2 e chirurgiche, portate dal sindaco Vagnoli al distretto sanitario. Tamponi: nella vallata raggiunto tempi zero

E' stato il Sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, questa mattina, a portare in dono agli operatori e medici del Distretto sanitario, una fornitura di protezioni personali messe a disposizione dalla Protezione Civile.

In particolare 2mila FFP2, 2 mila chirurgiche, 2 mila guanti, 100 tute, un centinaio di visiere ed occhiali.

“Un gesto concreto e simbolico allo stesso tempo per rimarcare l’importanza dei servizi sanitari territoriali. Questi ultimi sono fondamentali per la nostra sanità, adesso in tempi di pandemia, ma anche in tempi normali. Il mio e quello dell’amministrazione vuole essere anche un gesto di vicinanza per gli operatori e i medici impegnati ogni giorno al distretto, perché stanno facendo un lavoro immenso. E' fondamentale, come già detto in altre occasioni, mantenere anche servizi che rispondono alle persone che devono curarsi per patologie diverse” ha detto il primo cittadino.

Stefano Sassoli, coordinatore infermieristico del Distretto sanitario del Casentino ha commentato: “un grazie di cuore da parte di tutti al Sindaco e all’amministrazione. I dispositivi sono fondamentali per la nostra attività quotidiana, che si incentra sui tamponi (più di 100 al giorno) ma anche sul monitoraggio continuo delle strutture residenziali”.

Sui tamponi Sassoli commenta: “in questo momento possiamo dire che abbiamo raggiunto i tempi zero, nel senso che riusciamo in Casentino ad evadere le richieste in tempi adeguati”.

Gabriella Prisco medico del distretto, infine ha detto: “il Distretto continua a lavorare nonostante il periodo che stiamo vivendo, portando avanti tutti i servizi legati alle patologie croniche, all’assistenza domiciliare e alle attività ambulatoriali. Per gli anziani le figure di infermieri territoriali sono molto importanti, sono punti di riferimento essenziali che servono anche al sistema per monitorare lo stato della persona ed evitare ospedalizzazioni, che in questo periodo potrebbero pesare sullo stato di salute del paziente”.