Cultura

Le riforme di Pietro Leopoldo e il Casentino

Le riforme di Pietro Leopoldo e la modernizzazione in Casentino è il titolo del convegno che si terrà al Centro Creativo Casentino

"Le riforme di Pietro Leopoldo e la modernizzazione in Casentino" è il titolo del convegno che, in occasione della Festa della Toscana, si terrà per l’intera giornata di lunedì 22, presso il Centro Creativo di Bibbiena. 

Questo interessante appuntamento, creerà l’occasione per far conoscere ai giovani delle scuole della vallata, nel corso della sezione del mattino L’Europa dei Lumi e la Toscana di Pietro Leopoldo, attraverso la relazione del Professor Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze. Seguirà la proiezione del Film “Dead Man Walking. 

Nel pomeriggio dalle ore 15 il convegno entrerà ancora più nel vivo, con le relazioni del Prof Ivo Biagianti dell’Università di Siena che affronterà il tema su "Il processo riformatore nel territorio aretino nella seconda metà del ‘700", seguirà la Prof. Anna Guarducci dello stesso Ateneo che parlerà de "La politica territoriale di Pietro Leopoldo: il ruolo dei cartografi e degli ingegneri". Il Prof Angelo Nesti docente di Storia Economica dell’Università di Padova parlerà de "I boschi toscani nelle riforme lorenesi" ed infine il Prof Francesco Mineccia dell’Università del Salento tratterà le "Economie complementari: le migrazioni stagionali fra riforme e periodo napoleonico". 

L’evento che è organizzato in collaborazione con il Comune di Bibbiena, la Brigata di Raggiolo, l’Associazione Studi Storici Elio Conti e l’Associazione Ricerche Storiche e Archeologia Industriale, rientra tra le iniziative che hanno avuto il riconoscimento della presidenza del Consiglio regionale, proprio per la sua valenza culturale è inserito tra le manifestazioni ufficiali che si alternano nel territorio regionale, per mantenere vivo il ricordo delle riforme di Pietro Leopoldo e dello spirito della Festa della Toscana, che oltre al tema scelto, vuole ricordare che nella nostra Regione la pena di morte è stata abolita già dal 1786.