Il presepe è la raffigurazione dei momenti salienti della nascita di Gesù. Un concentrato di simboli e tradizione, spesso declinato anche con varianti legate al luogo, al momento storico. Di certo si tratta di una ritualità che affonda le radici nel tempo. Il primo lo aveva realizzato San Francesco d'Assisi, ed era vivente.
Quest'anno a Bibbiena i Carabinieri hanno deciso di ambientarlo proprio nel Comando di Compagnia. Ricreando l'edificio dove ha sede, che fa da sfondo, e inserendo dietro alla scena della natività, nella capanna insomma, lo stemma dell'Arma, oltre che l'auto di servizio proprio sotto alla targa riprodotta della Stazione casentinese.
"In linea di continuità con la tradizione napoletana abbiamo voluto fare un presepe inclusivo, con particolare riferimento ad 'amenità' quotidiane. La laicità non esclude universali, antropologici e culturali, da custodire caramente" spiega il Capitano Giuseppe Barbato. E così tra muschio, pastori, pecorelle, spuntano anche scene di tutti i giorni. Come .... lo studio del chirurgo estetico, o l'infermiere a domicilio che fa un'iniezione a un malato.