Attualità

No ai “botti”. Ma chi controlla?

In questi giorni si è acceso il dibattito sui botti di capodanno, dopo che alcuni Comuni hanno deciso di vietarli, ma chi controlla il rispetto delle ordinanze?

In questi giorni si parla molto della possibilità di vietare i botti di capodanno che ormai da tradizione accompagnano i festeggiamenti per l’anno nuovo ma che presentano anche molte criticità, in termini di sicurezza per le persone e di impatto sull’ambiente e sugli animali. Il comune di Talla ha deciso di vietare l’utilizzo dei botti per tutto il periodo natalizio sulla scia di quanto deciso dal Comune di Cortona e di quanto annunciato da quello di Arezzo.

In pratica il sindaco vieta l’utilizzo nel territorio comunale attraverso un’ordinanza. Ma chi controlla? Perché alla base dei principi del diritto c’è il fatto che una norma funziona se prevede una sanzione per chi non la rispetta e se quella sanzione è percepita come certa, ovvero chi di dovere è in grado di sanzionare. Certo un’ordinanza del genere ha già il potere di un forte deterrente per i cittadini rispettosi delle leggi e del vivere civile, ma ovviamente non per tutti.

In questo caso nel periodo natalizio, carabinieri, polizia e polizia municipale saranno chiamati a impedire e sanzionare l’utilizzo dei botti nei comuni in cui i sindaci hanno preso questa decisione. Immaginiamo il loro gran lavoro la notte del 31 dicembre.