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Pubblicato il bando per le case popolari

Il Comune chiederà alla Regione di alzare a 10 anni il periodo di residenza sul territorio. Caporali: “piu’ controlli a garanzia del tour-over”

E’ stato pubblicato il nuovo bando di concorso finalizzato alla definizione della graduatoria degli aspiranti assegnatari di alloggi ERP periodicamente disponibili nel Comune di Bibbiena. Il bando rimarrà aperto fino al 30 Aprile 2016. 

Tra i requisiti essenziali figurano l’essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea. Possono accedere al bando gli stranieri non aderenti all’Unione Europea, purché siano titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno, di validità almeno biennale, ed esercitino una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, oppure abbiamo residenza anagrafica o attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell'ambito territoriale regionale da almeno 5 anni.

Attualmente nel territorio del Comune di Bibbiena sono 73 gli alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica, tutti occupati regolarmente. Entro la fine del 2016 altri 4 alloggi – con precisione nella zona Tannino a Bibbiena Stazione - diventeranno utilizzabili grazie ad un progetto di recupero di una struttura fatiscente. 

La graduatoria che uscirà dal presente bando, verrà rinnovata ogni 4 anni e ogni 2 anni verrà fatta una revisione sempre attraverso il mezzo dei bandi pubblici.

L’Assessore competente Matteo Caporali, mettendo in evidenza il problema dell’edilizia residenziale pubblica commenta: “Nel 2011 la graduatoria formatasi dal bando vedeva circa 150 famiglie richiedenti con un turn-over medio annuo è di 2-3 alloggi. E’ ovvio che c’è una situazione di stallo nelle graduatorie di assegnazione degli alloggi e questo, di conseguenza, rende quasi del tutto inutile l’operazione di un bando e l’esistenza della graduatoria stessa. Proprio per questa ragione sarà necessario fare degli interventi. Una delle principali cose che ritengo importanti, è intensificare i controlli nei confronti di coloro che già risiedono negli alloggi pubblici. Controlli più accurati sono quindi il primo passo verso una maggiore efficienza dell’intero sistema di assegnazione delle case. Va quindi controllata la situazione economica, la composizione inerente ai componenti del nucleo familiare ed i beni mobili ed immobili in Italia e all’estero. Non va bene in generale che ci siano nuclei che vi abitano per 20 o 30 anni. Negli anni cambia lo stato familiare, quindi i figli diventano grandi e si hanno diverse esigenze.. una famiglia che non ha piu' i requisiti potra' seguire il percorso dell’ASA (Affitti calmierati) oppure accedendo al mercato privato”.