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Il Covid non spenge la luce del Natale

Per il sindaco, Mario Francesconi, in queste anomale festività del 2020 le luminarie diventano "simbolo di speranza"

"Il Natale si avvicina e, in questo momento, la scelta più facile e più semplice sarebbe stata quella di non fare nulla. Abbiamo però deciso che, nonostante gli eventi e i mercatini non potranno essere organizzati, la luce non si debba spegnere" a dirlo il sindaco di Capolona, Mario Francesconi.

Quindi, come spiega il primo cittadino, in questo 2020 flagellato da un nemico invisibile quanto tremendo le luminarie diventano "simbolo di speranza, soprattutto durante queste festività natalizie che si preannunciano anomale. E serviranno anche a darci forza in una quotidianità diversa e a farci sentire ancora più uniti, nonostante l'impossibilità di essere tutti sotto lo stesso tetto, condividendo la magia vera del Natale e della Famiglia".

Insomma, il virus cambia i momenti più attese dell'anno, con l'albero illuminato, la cioccolata calda, i pacchi dei regali da scartare tra le grida festanti dei bambini, ma non le piega. 

La seconda ondata del Covid è forte, ancor più della prima, ma la voglia di reagire, seppur in sicurezza e con tutte le limitazioni da rispettare, non capitola.

E queste parole del sindaco di Capolona sono un manifesto di resilienza e di determinazione che non cedono il passo alla pandemia.