Attualità

Pronta l'accoglienza per sette afghani

Disco verde dalla cabina di regia del Progetto Sai che ha come capofila l'Unione dei Comuni del Casentino e altri municipi tra Valdarno e Valtiberina

Crisi umanitaria in Afghanistan. La vallata, e non solo, si mobilita. Ieri mattina si è infatti svolta una cabina di regia fra tutti i Comuni partner del Progetto Sai (Unione dei Comuni Montani del Casentino, Pratovecchio-Stia, Poppi, Bibbiena, Sansepolcro, Terranuova Bracciolini, San Giovanni Valdarno e Bucine).

“I Comuni che aderiscono al Progetto SAI, che ha come capofila l’Unione dei Comuni Montani del Casentino sono pronti ad accogliere da subito 7 persone e a fare la loro parte nella gestione della diaspora afghana dopo la caduta del Governo di Ghani e il ritorno al potere dei Talebani - dichiarano Eleonora Ducci, Presidente dell’Ente, insieme a tutti i rappresentanti dei Comuni partner della rete SAI dell’Ente e aggiungono - abbiamo sempre creduto in questo progetto e accolto nei nostri territori. E continueremo a farlo con convinzione e con tempestività, come in questo caso”. 

Il Sistema di Accoglienza e Integrazione (da cui l’acronimo SAI), è costituito da una rete di enti locali partner del progetto quali: i Comuni di Pratovecchio-Stia, Poppi, Bibbiena, Sansepolcro, Terranuova Bracciolini, San Giovanni Valdarno e Bucine, tutti enti locali, che da anni, si occupano della realizzazione dei progetti di accoglienza integrata in maniera continuativa ed adeguatamente strutturata. 

Ieri mattina, la rete si è riunita per l’organizzazione degli arrivi sul territorio, dopo la richiesta di disponibilità all’accoglienza di Governo e Regione, concordando che nell'immediato saranno 7 i posti a disposizione, sui 200 che arriveranno in Toscana. Infatti, proprio per Governo e Regione, sono i progetti SAI i più adeguati all’accoglienza e alla gestione di questa crisi umanitaria subitanea, difficile e drammatica come questa.

“Quella di ieri è stata una grande dimostrazione di prontezza e concretezza dei Comuni partner del progetto - ha proseguito il Presidente Ducci - che hanno dato la disponibilità oltre che ad accogliere nell’immediato 7 persone, anche ad ampliare la rete per fronteggiare gli arrivi e poter inserire più famiglie che rientreranno nel programma di protezione definito dal Governo dopo l’avvio del ponte umanitario col Paese”.

Questi enti locali, con il supporto di Arci Toscana come ente gestore del progetto, garantiscono quotidianamente e da sempre interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento al lavoro, attraverso la costruzione di percorsi individuali personalizzati di inserimento socio-economico. E dunque sono già pronti e messi a punto per questa nuova sfida.