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Approvato l'accorpamento dei Distretti sanitari

L'assessore alla salute Stefania Saccardi ha promosso l'accorpamento dei distretti Casentino, Valtiberina e Arezzo

Di accorpamento dei distretti si parla già da diversi mesi e la questione è stata oggetto di molti incontri e dibattiti. La soluzione finale è stata individuata dall'assessore Saccardi che ha portato all'attenzione della Giunta regionale la sua proposta di accorpamenti che riduce i distretti sanitari toscani da 34 a 26. In questa riorganizzazione rientra l'accorpamento di quello che fu Distretto Casentino con Valtiberina e Arezzo. 

Una decisione approvata dalla Giunta regionale e che sarà destinata ad aprire polemiche. Fin dall'inizio del dibattito i sindaci dei comuni del Casentino e della Valtiberina avevano manifestato chiaramente la loro contrarietà all'accorpamento. La novità è l'introduzione nel progetto del comune capoluogo che potrebbe dare qualche garanzia in più sui servizi. 

Intanto non si è fatta attendere la presa di posizione del capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai .“Sotto l’albero di Natale del sistema salute, è partito lo schiaffo al territorio aretino”, commenta Mugnai. “Il provvedimento arriva con 6 mesi di ritardo nell’iter legislativo e – sostiene Mugnai – prende sottogamba gli auspici di sindaci, cittadini, operatori: è una riforma che passa sui territori carezzandoli col garbino della carta vetrata. Questo ulteriore step di certo va ad indebolire i territori e a far perdere ad intere zone la propria autonomia rivendicata anche con forza in questi mesi”.

“Nella provincia di Arezzo – prosegue – si vanno di fatto a marginalizzare zone già rese periferiche da anni di politiche sanitarie distratte, come per il Casentino e la Valtiberina. Certo, rispetto all’ipotesi iniziale che ne vedeva l’unione fredda e improbabile, aver inserito nel distretto anche Arezzo mitiga il disagio. E’ il minore dei mali, insomma, ma pur sempre di mali si sta parlando”.