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"Ci obbligano a rallentare i treni"

L'avviso da parte del presidente di Lfi Maurizio Seri che spiega come le nuove norme emanate da Ansf sono ingiustificate sulla linea Stia - Arezzo

Lunedì 26 settembre l'Ansf ha emanato un provvedimento urgente che detta nuove regole in materia di sicurezza per l'esercizio ferroviario su tutte le ferrovie sub-regionali e minori quali la linea Arezzo - Stia - Sinalunga. 

Il presidente Lfi Seri spiega che "il Gruppo Lfi, come tutte le altre aziende ferroviarie italiane è obbligato a rispettare le nuove disposizioni, nonostante l'elevato grado di sicurezza della nostra linea."

"Il tema della Sicurezza Ferroviaria rappresenta la priorità assoluta per le aziende del Gruppo LFI - commenta ancora Seri - ne è la prova che lo stesso 26 di Settembre il CdA ha approvato gli atti di gara per il sistema di supervisione della marcia del treno (ERTMS) finanziato con circa 20 milioni di euro dalla Regione Toscana, sia per la costante attività di formazione e aggiornamento del personale". 

Nonostante questo le nuove regole impongono che a partire dal prossimo 1 ottobre i treni dovranno viaggiare ad una velocità che non potrà superare gli 80 Km/h e fare una battuta di arresto in prossimità di alcuni passaggi a livello. Tutto questo provocherà, inevitabilmente, alcuni disagi sui tempi di percorrenza.

"Stiamo con forza cercando di dimostrare in tutte le sedi istituzionali - afferma il presidente di Lfi - che questo provvedimento, oltre a creare disagi ai tanti utenti che quotidianamente utilizzano con fiducia e fedeltà i nostri servizi, non è appropriato ad una realtà che possiede un elevato grado di sicurezza come la nostra linea ferroviaria."

Poi rivolgendosi agli utenti conclude, "certi di quanto abbiamo fatto fin d'ora non possiamo però non scusarci, preventivamente, per i possibili disagi che dovrete subire."