Attualità

Distretti sanitari, Bernardini in Regione

​Geografia, modalità e tempi revisione all’esame della commissione Sanità dove è stato ascoltato anche il primo cittadino bibbienese

Secondo le disposizioni licenziate dalla Giunta regionale nel piano di riordino dei distretti che comprende tutto il territorio regionale il nuovo distretto dovrebbe vedere l'accorpamento di Casentino, Valtiberina e Arezzo. Un'idea che non piace a nessuno dei tre soggetti.

La commissione Sanità del Consiglio Regionale, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), ha avviato l’iter di approvazione della proposta di legge per la revisione dei distretti socio-sanitari. Dopo l’illustrazione della proposta di legge della seduta scorsa, si sono tenute ieri le consultazioni, un intenso confronto con sindaci e assessori, direttori e presidenti di Società della Salute. Nel primo pomeriggio, audizioni di rappresentanze sindacali e associazioni di volontariato. L’obiettivo è di raccogliere proposte concrete in merito alla definizione degli ambiti territoriali delle zone distretto. Sono stati sentiti presidenti e rappresentanti delle Società della salute di Firenze Nord-Ovest, Enrico Panzi; Mugello, Roberto Izzo; Valdichiana senese, Andrea Rossi; zona pisana, Sandra Capuzzi; Valdinievole, Pierluigi Galligani; Prato, Michele Mezzacapa. I sindaci, quello di Volterra, Marco Buselli, l’assessore di Arezzo, Lucia Tanti; i sindaci di Bibbiena, Daniele Bernardini; Sansepolcro, Mauro Cornioli; Cecina, Samuele Lippi; l’assessore di Siena, Anna Ferretti. Sentito anche Paolo Francesconi, per l’Agenzia regionale di sanità.

Con la riforma, gli ambiti territoriali vengono ridotti da 34 a 26, sulla base di alcuni criteri: le nuove zone distretto non possono comprendere più di 25 Comuni, né popolazione inferiore a 50mila abitanti. Non possono esserci zone distretto i cui Comuni afferiscano a due Asl differenti. La revisione si basa sulle stime, secondo le quali il 90 per cento dei bisogni socio-sanitari dei cittadini si riferisce alla zona distretto di appartenenza.

La proposta di legge detta una disciplina transitoria per garantire continuità nel passaggio dalle vecchie alle nuove zone distretto, prevedendo, tra le altre cose, il processo di fusione per incorporazione, nell’ipotesi in cui nella stessa zona distretto esistano più Società della salute. Sono inoltre previsti incentivi per le zone distretto accorpate: 100mila euro all’anno, nel periodo 2017-2021, per ciascuna zona oggetto di accorpamento.