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Fusione distretti, dalla Valtiberina arriva il no

Il sindaco di Sansepolcro e i sindacati uniti nel mantenimento del Distretto Valtiberino. “I presidi territoriali non possono essere declassati”

Il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli

Anche in Valtiberina si levano gli scudi contro l'accorpamento dei distretti sanitari con Casentino e Arezzo.

Martedì 14 febbraio il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli ha incontrato i rappresentanti locali e provinciali delle Organizzazioni Sindacali Cgil, Uil e Cisl per discutere della problematica relativa alla riorganizzazione dei servizi socio-sanitari. La riunione, in particolare, ha evidenziato il ruolo preminente che il distretto di zona deve continuare a rivestire.

“Ribadiamo il nostro impegno per la riorganizzazione funzionale dei servizi territoriali attraverso la centralità del distretto forte – commentano i Sindacati – Preme sottolineare, in tal senso, la necessità di difendere l’identità degli Ospedali e servizi sanitari di Vallata, che non possono essere declassati e ridotti a semplici centri di smistamento verso le strutture centrali. E' importante dunque conservare ed incrementare i poli di eccellenza presenti nella nostra realtà, che possono diventare modelli di riferimento per tutta l'area vasta.”

“Un forte segnale di coesione nella lotta per il mantenimento del Distretto – dichiara il primo cittadino biturgense – Condividiamo le preoccupazioni delle Organizzazioni Sindacali, anche e soprattutto in virtù dei disagi e delle problematiche che un eventuale accorpamento con Arezzo o Casentino porterebbe alle categorie di utenti più deboli. Le peculiarità del nostro territorio, considerato montano e quindi marginale a tutti gli effetti, fanno del Distretto Sanitario un elemento assolutamente irrinunciabile per tutta la comunità.”