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Il Parco candidato al "Nobel per la natura"

In lizza nella Green list dell'Iunc, Ong con sede in Svizzera, che premia, in tutto il mondo, le migliori gestioni di aree protette

Ottime notizie per il Parco nazionale delle Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna. L'area protetta è candidata alla 'Green list' della IUCN (Unione Internazionale per la conservazione della natura), insomma al "Nobel per la natura"


L'organizzazione, non governativa, ha sede in Svizzera. La sua "Green list" premia, su tutto il pianeta, le migliori gestioni di aree protette rivolte al tema della conservazione.

Per accedere alla Green list le aree naturali protette devono rispondere a tutti i requisiti di qualità, sia in termini di conservazione del capitale naturale che per quanto riguarda il livello gestionale. I criteri per l’accesso alla lista registrano anche elementi di valutazione relativi all’adattamento alla loro realtà.

In Italia le procedure di accesso dei parchi alla "Green list" avvengono grazie all’impegno del ministero dell’Ambiente e con il supporto di Federparchi.

"La Green list rappresenta il 'Nobel' della natura. La IUCN è la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di conservazione della natura. Ad oggi hanno ottenuto il riconoscimento solo 49 aree protette del mondo su 20mila. Di queste solo una è in Italia: il primo Parco costituito nel nostro paese, nel 1922, quello del Gran Paradiso. Sarà dura, ma il Parco nazionale, già riconosciuto Patrimonio dell'umanità Unesco dal 2017, ha senz'altro ottime carte da giocarsi" commenta Luca Santini, presidente del Parco nazionale.

"Il valore di Green list non risiede unicamente nel giusto riconoscimento per le capacità di un Parco, ma ha risvolti molto importanti per le politiche di sostenibilità di tutto il pianeta" conclude Giampiero Sammuri, presidente Federparchi.

Gli ispettori EAGL (Expert assessment group) hanno già avuto un confronto con sindaci ed operatori dell'intero territorio ed hanno approfondito i progetti in collaborazione con le realtà imprenditoriali e associative, in particolare quelli relativi al "Cane da guardianìa" e al "Percorso del lupo" di Moggiona. Si sono poi spostati in Romagna, nella foresta di Campigna e ai margini della riserva naturale integrale di Sasso Fratino. La ricognizione degli specialisti ha lo scopo di verificare i parametri di qualità delle attività ambientali e di management per il riconoscimento internazionale.

I risultati dell'istruttoria sono attesi per i primi mesi del 2021.