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"La chirurgia casentinese funziona"

Dopo l'incidente della donna aggredita da un cane e operata d'urgenza all'ospedale di Bibbiena la Asl difende la qualità del servizio casentinese

Giovedì una donna è stata aggredita al volto da un cane che le ha procurato pesanti ferite al volto.

“La donna – fanno sapere dalla Asl – è stata operata nella stessa giornata dall’equipe del dottor Andrea Rinnovati che le ha ricostruito il labbro inferiore. L’intervento è riuscito con risultati eccellenti, infatti il labbro è stato completamente ricostruito. Non si esclude in un secondo momento l’intervento di plastica.

Ma dalla Asl è arrivata un'ulteriore precisazione circa la qualità del servizio: "L’intervento, qualora ce ne fosse bisogno, è un’ulteriore dimostrazione del livello qualitativo della chirurgia casentinese e conferma la bontà delle scelte programmatiche fatte dalla Asl in accordo con i comuni Casentinesi sul presidio ospedaliero di zona. Scelte che, è bene ricordarlo, accanto al mantenimento e consolidamento dell’attuale offerta di servizi, prevedono il loro potenziamento con introduzione di nuove attività, anche attraverso investimento di risorse umane e tecnologiche. E’ il caso, in particolare, del potenziamento del percorso chirurgico che consente di gestire in sicurezza casistica ad alta complessità grazie alla presenza della terapia intensiva e sub intensiva. Nel piano progettuale è previsto, oltre al mantenimento dell’offerta chirurgica esistente, l’inserimento dell’Ospedale di Bibbiena in un polo chirurgico unico con l’Ospedale di Arezzo per la gestione di tutta la casistica programmata maggiore. Inoltre, nell’ospedale casentinese sono state potenziate le sedute di chirurgia oncologica, urologica, ginecologica e da questo mese sono state attivate sedute per la chirurgia del pavimento pelvico e pediatrica. I dati di attività al 30 giugno di questo anno, dimostrano come gran parte delle attività svolte nel presidio ospedaliero di Bibbiena facciano registrare un trend positivo in rapporto all’anno precedente. Tra queste, naturalmente, l’attività chirurgica – ma non solo quella – è tra quelle con un maggiore incremento”.