Non bastava il Covid. A destare preoccupazione nel Parco delle Foreste Casentinesi ci si è messa pure la peste suina africana.
Come piega l'ente si tratta di una malattia che al momento non è presente in Italia. E' provocata da un virus che non è trasmissibile all'uomo, ma è quasi sempre mortale per i suini e i cinghiali infetti.
"La preoccupazione per il potenziale arrivo di questa malattia - spiegano dal Parco - è legata soprattutto all'altissimo rischio di morte degli animali contagiati e di conseguenza ai danni economici ed ecologici che ne derivano.
Anche se attualmente non è mai stata riscontrata in Italia è arrivata alle porte del nostro Paese poichè è stata rilevata in Belgio e, più recentemente, in Germania".
Ma come è possibile arginarla? "Il migliore strumento per evitarne la diffusione è proprio la prevenzione, attraverso il rinvenimento di carcasse potenzialmente infette. Chiediamo a tutti i fruitori dell'area protetta di segnalare la presenza di carcasse di cinghiale ai servizi veterinari della Asl, contattando il numero unico 0516092124" conclude l'ente.