Attualità

Manutenzione dei fossi, tandem Parco e Consorzio

Prima passeggiata progettante con un confronto diretto sul campo. Oggetto del confronto anche la gestione della vegetazione

Il Contratto di fiume Casentino H2O getta il primo importante “ponte” tra due esigenze apparentemente contrastanti. Quella del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha l’obiettivo di mitigare il rischio idraulico su un territorio complesso e delicato. Quella del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, la cui missione è conservare e migliorare, come in un laboratorio a cielo aperto, il ricco habitat fluviale presente all’interno della “perla verde” della vallata.

Due mondi che, attraverso il percorso partecipativo in cui sono coinvolti anche Comuni, Provincia di Arezzo e Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, si stanno avvicinando.

Strumento efficace per favorire il dialogo la “prima passeggiata progettante” che ha portato lo staff del Consorzio di Bonifica e l’equipe tecnica del Parco a confrontarsi direttamente sul campo, partendo da situazioni reali e concrete.

Con loro il professor Federico Preti, presidente di AIPIN (Associazione nazionale di Ingegneria Naturalistica) e docente di Sistemazioni idraulico-forestali Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, che ha utilizzato l’iniziativa per una esperienza di didattica attiva.

Oggetto del confronto la manutenzione dei corsi d’acqua e la gestione della vegetazione, ma anche la necessità di ragionare insieme dell’economia green che ruota attorno ai fiumi, di affrontare il tema degli attraversamenti artificiali, di riflettere sulla biodiversità e sugli ecosistemi presenti nei torrenti e nei fiumi che scorrono dentro il perimetro del Parco nazionale.