Politica

Nasce la rete per il “sì” al referendum

Il comitato per il sì alla fusione “Progetto inSIeme”, lancia un appello a tutti i soggetti attivi nel territorio dei comuni di Subbiano e Capolona

“Il progetto – fanno sapere – è di creare un coordinamento tecnico-organizzativo, con alla base una piattaforma condivisa sulle ragioni del sì alla fusione in vista del referendum del 7 maggio. Crediamo che questa straordinaria e irripetibile occasione di fondere Subbiano e Capolona debba essere condivisa da una ampia partecipazione popolare. Queste due realtà sono oramai una comunità di fatto. Chiunque arrivi in questo territorio non riesce a vedere discontinuità fra i due comuni. Sono tanti i servizi condivisi, oltre all’esistenza di molte associazioni che operano da tempo insieme. Con la fusione ci sarebbero finanziamenti aggiuntivi per circa un milione e mezzo di euro all’anno per i due comuni, contro i 119 mila euro dell’anno 2014. (Fonte Open Bilanci). Inoltre la fusione servirebbe ad evitare continui scontri delle attuali amministrazioni sui servizi in comune. Questi sono solo alcuni degli aspetti del notevole vantaggio che la popolazione avrebbe con la fusione di Capolona e Subbiano. Le sfide che ci aspettano sono di grandezza epocale, immigrazione, crisi economica, crisi dei valori, sensazione di insicurezza generalizzata, a tutto ciò non va risposto mettendo la testa sotto la sabbia e sperando in un domani migliore, ma unendo le forze e sfruttando a pieno questa possibilità costruendo un progetto comune di sviluppo. Ed è quindi con quest’ottica che giovedì 23 marzo alle ore 21 presso l’auditorioum della scuola media consortile Subbiano-Capolona, avverrà l’incontro aperto, per la nascita della Rete per il SI al referendum alla fusione dei Comuni di Subbiano e Capolona”.