Attualità

Presto l'ambulatorio per la procreazione assistita

La Asl annuncia che l'ambulatorio per la Procreazione Medico Assistita per le problematiche riguardanti la fertilità di coppia sarà presto operativo

Nella giornata della Festa della donna, la Asl Toscana sud est coglie l’occasione per sottolineare il proprio impegno nella medicina di genere, con la particolare attenzione rivolta alle donne, i loro problemi e le loro esigenze. 

E' attivo nella ASL il Centro di coordinamento salute e medicina di genere che, in collaborazione anche con la Commissione dell'ordine dei medici, realizza progetti di studio e di ricerca sulle differenze di salute tra i due sessi e sulla differenziazione dei percorsi sanitari. Un tema che riguarda gli effetti dei farmaci, la presentazione dei sintomi di infarto del miocardio, il diabete, le malattie neoplastiche e anche la differenza di recupero delle funzioni dopo un ictus.

L’Azienda offre numerosi servizi e tutto il sostegno possibile all’universo femminile. Nel 2016 nella provincia aretina sono state fatte 8311 ecografie al seno, ben 22.929 mammografie e 15.207 pap test per la prevenzione del tumore al collo dell’utero.

Un settore dove viene posta grande attenzione è quello della gravidanza. Lo scorso anno dalle attività consultoriali aretine sono passate 8.381 gravide e hanno partorito 2.185 donne. 

Sono importanti tutte le figure professionali che ruotano intorno alla donna e che devono saper cogliere le sue problematiche. A questo scopo è stato attivato anche il percorso di “mamma segreta”: la donna che vive l'esperienza della gravidanza in condizione di forte disagio.

E per chi invece non vuole rinunciare alla possibilità di diventare mamma c’è il Centro di Procreazione Medico Assistita (PMA) presso l'ospedale Santa Margherita a Cortona, punto di riferimento per tutta l’Azienda.

Ambulatori PMA per rispondere a diversi tipi di problematiche riguardanti la fertilità di coppia saranno presto operativi anche a Montevarchi e Bibbiena.

Si ricorda il progetto del Codice rosa per l’emersione del fenomeno della violenza, che presenta un incremento sensibile di casi di femminicidio, ma anche violenze ed abusi commessi su adulti e su minori. Nel 2016, nella nostra provincia il codice rosa ha seguito 164 persone tra cui 6 minori.