"Lo sforzo della vallata Casentinese nell'accoglienza è di gran lunga superiore alle altre vallate della provincia aretina, che a sua volta contribuisce in misura maggiore delle altre province toscane: auspico quindi che questi elementi siano tenuti in debito conto nelle future collocazioni di richiedenti asilo, nello spirito del modello toscano di accoglienza diffusa". Lo ha detto Eleonora Ducci commentando la mostra d'arte Ubuntu, in esposizione al Castello di Poppi.
“Il Casentino ancora una volta – ha spiegato la Ducci - dimostra di essere migliore di come lo dipingono le persone che gridano. Dimostra di essere un luogo accogliente dove c'è spazio per tutti, e lo fa col garbo e con la forza dell'arte".
Intanto sono gli ultimi giorni utili per visitare la mostra collettiva “Ubuntu”, promossa nell’ambito del progetto “Stand Up for Africa”, l’arte per i diritti umani. La mostra di sei artisti contemporanei resterà visibile al pubblico fino a domenica 6 novembre. Una bella mostra con un grande significato, “Perché – conclude la Ducci - non si accoglie solo con un letto e con qualcosa da mangiare, lo si può e lo si deve fare anche includendo il mondo dei migranti nel nostro, raccontando l'umanità che si sposta e che ha storie da narrare, come fa il Cantastorie di Paolo Fabiani, trasformandoci nei cadaveri che riempiono il Mar Mediterraneo, come gli attori fotografati da Michele Alberto Sereni mentre ne pronunciano i nomi”.