Attualità

Taglio boschivo, si apre uno spiraglio

Mozione proposta da Vincenzo Ceccarelli in Consiglio regionale, approvata a larga maggioranza, per chiedere una modifica della legge sulla selvioltura

Il taglio boschivo è da giorni al centro del dibattito in tutta la vallata e soprattutto motivo di preoccupazione. E adesso arriva uno spiraglio per coloro che di questa attività, che tutela anche la salute e la manutenzione delle foreste, ci vivono.

E' Vincenzo Ceccarelli, ex assessore e attualmente capogruppo del Partito democratico nel parlamentino toscano, a darne notizia: "il Consiglio Regionale ha approvato, a larga maggioranza, una mozione del Pd, di cui sono stato il proponente, con cui si chiede una modifica alla legge per la tutela delle attività di selvicoltura, in conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che costringerà le piccole aziende a richiedere una autorizzazione paesaggistica anche solo per un taglio di un piccolo appezzamento di mezzo ettaro".

Quindi, lo stesso conclude motivando così la sua 'battaglia' in aula: "si tratta di un inutile e insostenibile aggravio burocratico per le aziende, spesso di piccole dimensioni, che garantiscono quella che viene considerata la utile e corretta coltivazione del bosco, che niente ha a che vedere con l'attuazione del Piano Paesaggistico regionale, per la quale ho lavorato in questi anni".