Attualità

"Immigrati, situazione al collasso"

La denuncia del capogruppo di minoranza Lorenzo Ricci preoccupato per la situazione dei migranti a Rassina e Pieve a Socana

Sulla questione dei migranti richiedenti asilo presenti nel territorio interviene il capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale Ricci Lorenzo con una dichiarazione. "

Da diversi mesi Rassina e Pieve Socana sono invase da profughi - dice Ricci - circa 50 immigrati, se non più, inviati dalla Prefettura di Arezzo, e sistemati in due frazioni che insieme superano di poco i 2.100 abitanti. Ospitati in più strutture affittate da cooperative locali e non, su abitazioni private, trascorrono le giornate in giro per i due centri nei giardini pubblici e sulle biciclette a loro affidate, con lo sguardo perso nel vuoto e con le cuffie di un buon cellulare all’orecchio che ascoltano musica. Le loro giornate le trascorrono così, oltre che a mangiare dormire, rovistare nei bidoni della spazzatura in cerca di non si sa cosa, tutto questo, giorno dopo giorno."

"Qualcuno studia l'italiano nelle panchine, ma fare conversazione con loro non è facile - continua Ricci - I residenti si lamentano per l'occupazione costante dei pochi parchi pubblici presenti, che diventano di fatto impraticabili per i bambini e per gli anziani, oltre anche al continuo girare in bicicletta per le strade del paese senza conoscere minimamente il codice della strada."

Poi Ricci incalza l'amministrazione comunale: "ci domandiamo se l’amministrazione comunale, visto che è obbligata in qualche modo ad ospitarli ha provato a fare pressioni verso chi di competenza per dirottare un po' di loro in altri centri, oppure se continuare ad accogliere tutti quelli che arrivano, o arriveranno. Oltretutto è certo che rispetto al numero di abitanti del nostro Comune non ne dovremmo ospitare più di 25 massimo 30, ma qui si fa tutto in deroga con la scusa dell’emergenza. Questa sistemazione scontenta solo i residenti, che oltre a tutti i disagi sopra elencati, sanno bene che il tutto non è solo a scopo umanitario, ma bensì di un interesse di pochi ed in particolare delle cooperative che hanno in gestione tali strutture e persone, con presenza massiccia e incontrollata, di fatto svuotano le casse dello Stato in merito a quanto stanziato per loro, non a caso solo qualche giorno fa nella stampa locale, si leggeva che sono esauriti i fondi destinati per i 1065 profughi presenti nella Provincia di Arezzo. Noi diciamo basta! Che l’amministrazione comunale trovi un rimedio immediato a tale emergenza per il nostro Comune, visto che in fondo se risponde a verità che in tutta la provincia di Arezzo con un territorio di 345.000 abitanti ci sono 1065 immigrati, che ne toccherebbe massimo uno ogni 323 persone e pertanto se si usasse una parità di trattamenti a noi ne sarebbero assegnati 6 massimo 7."