Attualità

Ospedale Covid, no anche dal Comitato

Il presidente Giovannini "chiediamo che vengano vagliate altre possibilità". Avviata raccolta firme e martedì la conferenza zonale dei sindaci

Politica e società civile insieme ancora una volta per ribadire il loro “no” all’ipotesi di far diventare l’Ospedale del Casentino un presidio Covid. Già gli scorsi giorni il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli era entrato nel merito di una questione che era stata sollevata da più parti. Oggi la sua contrarietà viene ribadita anche dal Movimento salviamo l’Ospedale.

Le preoccupazioni più grandi del Presidente dell'articolazione sanitaria e dei cittadini riuniti nel comitato, riguardano quei servizi sanitari essenziali di cui stanno usufruendo soprattutto molti anziani. Infatti, Vagnoli commenta: “la montagna è già sacrificata da una serie di impedimenti strutturali. I servizi che il nostro ospedale offre a questo territorio sono ritenuti essenziali. Se il presidio del Casentino dovesse diventare un ospedale Covid avremmo un problema ancora più grande di tenuta sociale e soprattutto di diritti ai nostri cittadini più fragili e non lo possiamo permettere”.

Il Movimento, attraverso il Presidente Giovannini, aggiunge: “chiediamo che vengano vagliate altre possibilità. Sappiamo per esempio che su Arezzo esistono immobili sanitari non utilizzati che potrebbe essere convertiti in questo momento in reparti covid per dare appoggio e sostegno al San Donato che sta vivendo delle grosse difficoltà”.

Intanto, alcuni cittadini si sono già organizzati con una raccolta firme per unirsi al no di molte istituzioni casentinesi che martedì si riuniranno nel tavolo della conferenza zonale dei sindaci per discutere su questo tema.