Politica

Il Casentino laboratorio del turismo sostenibile

Sviluppare il turismo con una forte integrazione con le politiche per la mobilità sostenibile. Questo l'obiettivo del comitato di coordinamento

Sviluppare il turismo grazie anche ad una forte integrazione con le politiche per la mobilità sostenibile. Questo l'obiettivo che si è dato il comitato di coordinamento per lo sviluppo del turismo e della mobilità sostenibile in Casentino, che si è riunito questa mattina a Poppi. 

Al tavolo di coordinamento, previsto dal Protocollo d'intesa Regione-Enti locali firmato nel marzo scorso, hanno preso parte anche due assessori regionali, Vincenzo Ceccarelli, assessore alle infrastrutture, e Stefano Ciuoffo, assessore al turismo. Assieme agli assessori ed ai tecnici della Regione erano presenti i rappresentanti dei Comuni della valata, dell'Unione dei Comuni Montani del Casentino, del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e dell'associazione 'Prospettiva Casentino', impegnata a sostenere la promozione turistica della vallata.
"Turismo e mobilità – ha spiegato l'assessore Ceccarelli – sono due settori che si intersecano e per questo è necessaria una sempre maggiore interazione nella definizione di progetti e strategie. La Regione è impegnata nella promozione di una cultura della mobilità che sia sostenibile e rispettosa dell'ambiente. Stiamo lavorando a più livelli, ad esempio, per favorire l'integrazione tra i due mezzi di trasporto più sani e sostenibili: bicicletta e treno. Il protocollo d'intesa sottoscritto con gli Enti Locali del Casentino mira a far nascere in questa valle un progetto pilota che, tenendo conto delle opportunità fornite dalla presenza della ferrovia e della futura ciclopista dell'Arno, favorisca lo sviluppo di un sistema di imprese che offrano servizi e opportunità ai cicloturisti, agli escursionisti ed ai turisti in genere".

Durante l'incontro di oggi sono stati condivisi programmi e metodi di lavoro, con l'obiettivo di definire azioni e progetti da realizzare sia nell'anno in corso che in futuro, ricercando la massima integrazione possibile con le politiche e le strategie nazionali e regionali per le aree interne, visto che il Casentino – insieme alla Valtiberina – fa parte dei territori individuati per questa sperimentazione.