Lavoro

Sciolta l'associazione dei commercianti

Il rammarico del presidente dimissionario Emanuele Tapinassi, dopo la riunione a cui hanno partecipato solo 9 esercenti dei 120 del paese

"Non sussistevano più gli estremi per andare avanti. Nel Consiglio Direttivo, dopo alcune recenti dimissioni, eravamo rimasti in tre. E quindi, era venuto meno anche il numero legale che consentiva a questo organo di operare" ha spiegato Emanuele Tapinassi in una lunga intervista rilasciata a Christian Bigiarini direttore del magazine Casentinopiù.

"Abbiamo ritenuto che fossimo sempre troppo pochi per sopportare la mole di lavoro che un'associazione come la nostra necessita. Di qui, in accordo con i presenti alla riunione, la decisione di scioglierla"

Incalzato su quali possano essere le radici di questo scarso attaccamento dei commercianti pontigiani alla loro associazione Tapinassi ha spiegato, "I problemi sono molteplici: a Ponte a Poppi ci sono poche associazioni, manca per esempio una Pro-loco. I commercianti hanno sopperito a questa mancanza come hanno potuto, ma gli impegni lavorativi dei medesimi mal si conciliano con quelli di cui necessita un’attività associazionistica. Il momento storico che stiamo vivendo, inoltre, non aiuta e anche chiedere ai nostri soci continui contributi economici per organizzare gli eventi sta diventando sempre più difficile. Se a tutto questo aggiungiamo gelosie, scarsa lungimiranza e poco attaccamento al paese, beh… i giochi sono, purtroppo, fatti."