Doveva essere un'occasione di promozione del territorio, delle sue tradizioni e delle sue produzioni, e le attese non sono state tradite.
Lo spazio della Palazzina Lorenese interamente occupato dal progetto "Appennino senza confini" si è rivelato una scelta vincente. Una presenza centrale nella disposizione della Mostra, un luogo di transito ideale per attirare l'attenzione dei visitatori, abbellito da creazioni artigianali e dalla musica dei pianoforti. Imponente anche la presenza dello stand del Ferro Battuto, che non a caso ha registrato il tutto esaurito perfino durante i corsi di battituta tenuti nei giorni della Mostra.
Soddisfatti gli espositori culturali per l'interesse dei tanti visitatori e soddisfatti perfino i venditori che spiegano che la vendite sono andate molto bene e che sono stati presi molti contatti.
Non può che essere contento anche il promotore dell'iniziativa, il sindaco di Pratovecchio-Stia Nicolò Caleri, che spiega: "I riscontri che ho ricevuto sono assolutamente positivi e questo ci da grande soddisfazione. La buona riuscita della nostra partecipazione credo sia ben rappresentata dallo smalitmento del materiale espositivo e delle cartine. Abbiamo dovuto riportare dal Casentino tutto il materiale promozionale per ben due volte. Questo è sicuramente un indice dell'interesse che c'è stato intorno alla nostra presenza".