L'imprenditore casentinese davanti ai giudici avrebbe ammesso l'evasione. La sua giustificazione è stata che non avendo più linee di credito aveva di fronte due scelte, pagare le tasse o pagare gli stipendi ed ha optato per la seconda.
Dalle Macchie avrebbe spiegato che il suo era solo il tentativo di tenere aperta l'azienda provato anche dalle fidejussioni e dalle scelte di ristrutturazione aziendale portate avanti.
Il giudice ha ritenuto fondate e giuste le motivazioni dell'imprenditore. Non c'è stato dolo nella sua condotta nei confronti dell'erario perciò niente reato penale, niente evasione fiscale e niente condanna.
Si chiude così una vicenda durata oltre 4 anni mentre intanto la Polistamp è stata riavviata ed è di nuovo sul mercato.