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Neve arrivata tardi. E' crisi anche per Campigna

Poca neve e piste quasi sempre chiuse. E' crisi per tutto il settore in attesa dell'incontro dei gestori toscani in Regione con l'assessore al Turismo

La crisi nel settore sciistico non risparmia neppure Campigna. Piste quasi sempre chiuse fino a questi giorni. L'impianto di innevamento artificiale, nel versante casentinese, garantisce solo l'apertura del campo scuola, dello snow park e di una pista da fondo.

"Il primo effetto della siccità nevosa riguarda i posti di lavoro e la situazione sta diventando davvero grave" - ha dichiarato Andrea Formento, presidente dell'associazione Federfuni che ha lanciato un allarme nazionale.

La neve è poca è le previsioni non promettono bene. Come ha spiegato Francesca Mangagni su La Nazione, a farne le spese non sono soltanto i gestori delle stazioni sciistiche, ma anche gli albergatori, i maestri di scii, e tutti gli appassionati. Negli ultimi weekend un po' di neve ha permesso, almeno parzialmente, la riapertura delle piste e non poche persone sono salite a campigna con sci e ciaspole, tuttavia il ritardo nell'arrivo del manto bianco ha ormai danneggiato tutta la stagione.

Così tutti gli operatori sono con il fiato sospeso in attesa dell'incontro di lunedì con la Regione che dovrebbe analizzare le richieste di sospensione e rateizzazione dei pagamenti, per fare così fronte al calo di entrate che sta interessando i gestori degli impianti e tutto l'indotto.