Dopo un biennio di ricerche dendroecologiche, rese possibili dalla
collaborazione di più Enti quali Parco Nazionale, CFS e il Dipartimento
Dafne dell’Università della Tuscia, oggi sappiamo che a Sasso Fratino i
faggi possono superare i quattro e, addirittura, i cinque secoli di età.
Sasso Fratino, la prima Riserva Integrale italiana istituita, è uno di
questi luoghi dal valore inestimabile, dal 1977 compreso nelle Riserve
naturali Casentinesi, protetto e gestito da decenni in modo esemplare
dal Corpo Forestale dello Stato e attualmente ricadente nella zona A del
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il Servizio Promozione,
Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura dell'Ente Parco ha
attivato la ricerca sugli alberi vetusti del Parco, in collaborazione
con l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio e il
Dipartimento Dafne dell’Università della Tuscia, i cui ricercatori, del
Laboratorio di Dendrologia, hanno prelevato quelle carotine legnose che
ora stanno svelando i segreti della longevità dei faggi di Sasso
Fratino.
Fonte. Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi