Politica

Una legge per la montagna e aree rurali

Un nuovo disegno di legge condiviso tra maggioranza e opposizione parlamentare che sancisce l'importanza per la collettività dei presidi montani

Dopo tre anni di lavoro pare che alla Camera dei Deputati si sia finalmente giunti ad un testo condiviso tra maggioranza e minoranza parlamentare e Governo che tuteli le aree montane e rurali e le loro comunità.

Nel testo l'insediamento delle comunità umane nei piccoli comuni viene definito risorsa a presidio del territorio, soprattutto per le attività di piccola e diffusa manutenzione e tutela dei beni comuni. E' la prima volta che una legge della Repubblica afferma cose simili, perchè si attribuisce una funzione nazionale a chi vive in realtà minute e interne.

"Ci sono due elementi chiave sui quali abbiamo lavorato - spiega il parlamentare del Pd e presidente di Uncem Enrico Borghi - per dare un futuro alle comunità che vivono nei piccoli comuni d'Italia e nelle loro aree rurali e montane. Il primo è il tema dello sviluppo: se non creiamo le condizioni per la crescita e l'impiego delle risorse di questi territori, non ci possono essere prospettive di insediamento per il futuro e il rischio dell'assorbimento da parte delle aree metropolitane (che offrono lavoro, cultura, servizi e innovazione in maggiore quantità) è concreto. Il secondo è il tema dei servizi: senza assicurare certezze nel campo dei servizi di base (scuole, servizi postali, trasporti, sanità) vengono meno i diritti di cittadinanza."